Elisabeth "Lizzie" Clarke Smith

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    Dati Generici

    NOME: Elisabeth Sophia Bernadette Clarke Smith

    SESSO: Femmina

    RAZZA: Civile

    ALLINEAMENTO: Legale Neutrale

    ETA' APPARENTE: 19 anni

    ALTEZZA E PESO: 1,48 m x 40 kg

    STATO CIVILE: Nubile

    MESTIERE: Mercante
    Descrizioni
    mente
    Nata e cresciuta nella cosiddetta "bambagia", Elisabeth "Lizzie" Clarke Smith è una di quelle donne che sanno di tutto un po' senza però eccedere in niente, che sanno comportarsi bene quando hanno bisogno di qualcosa ma, se non riescono ad ottenerla, tirano fuori il loro carattere viziato e prepotente.
    Figlia di un mercante, ha sempre avuto la fortuna di poter avere tutto ciò che voleva: bei vestiti, profumi, giocattoli... Ridimensionata dalla vita, da un matrimonio sfortunato e da un viaggio che si è rivelato infruttuoso, ha in parte mitigato i suoi vizi in favore di una mente svelta ed attenta ed una capacità di adattarsi fuori dalla norma, ma non il caratteraccio scaturito dalla propria superbia e dalla propria goffaggine fisica.
    Ha imparato a sfruttare il lavoro altrui ed a riconoscere i talenti degli altri, cercando di metterli a frutto per i propri scopi personali, ma anche a tenersi stretti coloro che dimostrano di accettarla come mente dell'operazione e disposti a farsi guidare da lei.
    corpo
    Lizzie è il prototipo di donna di stirpe inglese che, in Madrepatria, avrebbe potuto scalare le vette della società senza piegarsi troppo alla vita: di una bellezza semplice ma elegante, con lunghi capelli color dell'oro e occhi come il cielo, possiede un viso geometrico ed allo stesso tempo morbido, capace di incantare come una principessa delle fiabe o una madre ed una moglie calorosa e gioviale.
    Possiede un fisico misurato, formoso, giovane e piacente, privo di segni particolari che potrebbero far storcere il naso a qualcuno, con un lungo collo liscio, spalle raccolte, braccia e gambe eleganti (per quanto sbattano continuamente in qualsiasi cosa, se non sta abbastanza attenta). Amava agghindarsi al massimo delle sue possibilità, ma l'età l'ha misurata ed ora preferisce risultare elegante con poco e niente addosso.

    Caratteristiche
    positive
    - Fortunato: Chissà perché ogni moneta lasciata per terra, ogni vincita a qualche lotteria, ogni sorteggio... capita sempre nei paraggi o a favore di questo PG
    - Seducente: I modi di fare del PG sanno più facilmente affascinare le persone
    - Abile parlatore: Eterno chiacchierone, il PG sa sempre trovare un escamotage in ogni situazione grazie alla sua parlantina
    - Capace di adattarsi: Il PG non soffre per nulla i cambiamenti, ma riesce prima degli altri a trovare nuovi modi di vivere anche nelle situazioni più strane
    - Apprendimento veloce: Il PG ha una memoria di ferro, dunque riesce ad imparare nuove nozioni, nuove lingue, nuove abilità... più velocemente di altri
    negative
    - Goffo: Il PG difficilmente riesce in qualsiasi attività fisica e atletica, inciampa, cade, rompe cose, schiaccia i piedi, ecc...
    - Caratteraccio: Il PG ha difficoltà nei rapporti sociali per via del suo carattere difficile da gestire

    Biografia
    Elisabeth è la terzogenita di Jacob Smith, sarto e mercante di stoffe; suo padre se la passava bene: aveva clienti nella nobiltà, contatti più o meno in ogni sfera sociale ed era sempre riuscito a destreggiarsi tra viaggi di lavoro e lavoro in bottega. Era riuscito anche con una certa velocità a maritare le sue figlie femmine più grandi, costruendo rapporti solidi per i suoi affari, con tutto che di amore, alla base, ce n'era ben poco tra gli sposi. Purché le sue figlie vivessero bene e potessero gestire la sua attività quando se ne sarebbe andato.
    Il problema era la piccola.
    Lizzie era svogliata, viziata e con un carattere forte che cercava di imporre su tutti: non sarebbe stato facile occuparsi di lei. In più, Lizzie aveva da tempo messo gli occhi su un giovane ufficiale, un ragazzo di pochi anni più grande di lei a cui correva dietro struggendosi d'amore per lui. Jacob e sua moglie cercavano in ogni modo di farle capire non solo le sue necessità, impossibili da soddisfare pienamente con un uomo in guerra, ma anche il suo ruolo all'interno della famiglia.
    Jacob trovò qualcuno disposto a prenderla ad un caro prezzo: Bingley Clarke era il figlio di un caro amico, di stirpe nobile e con una ricca rendita; il padre cercava di inserirlo in un contesto in cui avesse avuto qualcuno che si prendesse cura di lui e che gli garantisse una vita agiata e Jacob pensava che, occupandosi di un marito di siffatta importanza, Lizzie avrebbe messo la testa a posto. Ma la notte prima delle nozze l'allora quindicenne fuggì di casa col suo ufficiale.
    Per ore venne cercata da chiunque la conoscesse, finché non fu lo stesso fuggitivo a riportarla a casa, chiedendo immensamente perdono per il terribile spavento fatto prendere a tutti. Giurando solennemente di non averla sfiorata nemmeno con lo sguardo e promettendo di prendersi le sue responsabilità se il signor Smith avesse ritenuto doverlo fare. ma dopo un veloce e sofferto consulto con il padre dello sposo e Bingley stesso, le nozze furono celebrate come stabilito.

    Un anno dopo gli affari degli Smith crescevano bene, ma la novella coppia era ritenuta da tutti un peso. Bingley non era capace di fare niente e Lizzie si lamentava e disperava per qualunque cosa, al punto da non poter essere sopportata dalle sue stesse sorelle. Quindi i consuoceri ebbero l'idea di dare loro un compito di minima rilevanza, un azzardo che erano disposti a perdere pur di dare una lezione ai loro figli: li stiparono su una nave, li inviarono oltreoceano con la missione di aprire i loro affari al nuovo Continente ed alla misteriosa isola di cui tanto si parlava.

    Il viaggio fu disastroso su tutta la linea: non solo parte delle loro merci iniziale venne persa, ma Bingley s'ammalò e fu un peso per la moglie tutto il tempo. L'arrivo fu anche peggio: in una terra di selvaggi in cui il loro unico posto era una catapecchia e quattro assi di legno in mezzo ad una piazza cenciosa.
    Solo in quel momento Lizzie si rese conto di cosa le era stato fatto.
    Ma, come sperato dalla sua famiglia, questo le diede la svegliata di cui aveva bisogno.
    Nel tempo si fece "amici": iniziò ad occuparsi del marito malato, iniziò a trafficare oggetti di lusso dal Continente e si accordò con i contadini e gli allevatori per vendere le merci di scarto che lei prontamente trasformava in oggetti di valore, come morbidi cuscini ricamati con lana di scarto, attrezzi rotti riparati ed agghindati ad armi rituali o cianfrusaglie continentali, imparò qualche parola di kara per poter avere accesso a qualche oggetto caratteristico dei pellerossa da rivendere ai nobili.
    E, oggi, la bancarella al mercato è guardata a vista da una bottega più lussuosa, la catapecchia è una bella casetta in città e la fortuna ha iniziato a girare dalle loro parti.
    Fortune kisses the Bold

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0 replies since 5/2/2022, 12:12   23 views
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